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giovedì 27 novembre 2014

"POLLO ALL'ANANAS"

"Dio fece il cibo, ma certo il diavolo fece i cuochi" J. Joyce

Ieri mi sono alzata dal letto e l'unica cosa a cui riuscivo a pensare era il cibo cinese!!! Non fraintendete la mia voglia però....Non amo i ristoranti cinesi dozzinali dove tutto ciò che ti viene servito proviene da una scatoletta o, ancora peggio, è un cibo congelato dagli anni novanta! Se avete tempo e voglia, potete benissimo cimentarvi nella preparazione di alcune delle più famose ricette cinesi stando comodi comodi a casa vostra, oppure, se proprio volete andare al ristorante, cercatene uno di ottima qualità. Il lanternino per riconoscere un buon ristorante cinese è il numero di clienti cinesi presenti all'interno del ristorante. I cinesi vanno a mangiare cinese solo dove si mangia vera cucina cinese!!!! Alle volte è una cucina un po' europeizzata, ma sicuramente di un livello superiore rispetto ad altri ristornati.
Questa è una ricetta che ho fatto qualche tempo fa, ma che soddisfa appieno quella voglia di cucina cinese un po' agrodolce che spesso viene ai palati di chi ama la cucina etnica. E' di semplicissima e velocissima preparazione.

INGREDIENTI PER 4 PERSONE:

8 SOVRACOSCE DI POLLO
10 FETTE DI ANANAS SCIROPPATO
UN BICCHIERINO DI SOIA
LO SCIROPPO PRESENTE ALL'INTERNO DEL BARATTOLO
FARINA
BURRO
OLIO EXTRA VERGINE
SALE

Allora, se non siete riusciti a corrompere il macellaio per farvi spellare e disossare le vostre sovracosce temo che vi toccherà farlo voi. Non è un lavoro difficile, sono abbastanza lavorabili e facili da disossare, vi ci vorrà solo un pochino di tempo in più per iniziare con la preparazione della ricetta.
Una volta pronte tagliate a cubetti sia il pollo che le fette di ananas. Infarinate bene i cubetti di pollo e fateli rosolare in una padella grande assieme ad una noce di burro e un giro d'olio. Salate leggermente e aggiungete l'ananas. Fate andare a fuoco vivo per qualche minuto e, quando il pollo sarà leggermente dorato, aggiungete la soia, lo sciroppo d'ananas che vi siete messi da parte in precedenza e un bicchiere d'acqua abbondante. Aggiustate di sale. Teoricamente non dovreste averne bisogno, visto che la soia è già salata e darà la giusta sapidità al vostro pollo.
Cucinate a fuoco medio fino a che non si sarà formata una gustosa cremina e il pollo non sarà completamente cotto. Servite il pollo con del riso. Nel mio caso è riso venere, ma credo che il basmati sia ancora più indicato.
Se avete voglia di servire una vera e propria cena Cinese fatta in casa, vi consiglio di recuperare un mio vecchio post con la ricetta del riso cantonese, anch'esso di facile e veloce realizzazione. 
Eviterete così di dover uscire per recarvi al ristorante cinese in seguito a particolari voglie mattutine!

V.






martedì 18 novembre 2014

"PACCHERI FRITTI RIPIENI DI CREMA DI RICOTTA, PECORINO ROMANO E GUANCIALE"

"Credo che sia un artista chiunque sappia fare bene una cosa; cucinare, per esempio" Andy Warhol

Furto....Un furto a regola d'arte, ma diciamo che è un furto per metà, perchè quantomeno ho cambiato il ripieno. Durante una puntata di Cuochi e Fiamme un concorrente molto in gamba fece dei paccheri fritti con ripieno di ricotta e mortadella se non ricordo male e mi sono rimasti talmente tanto impressi che ho deciso subito di rifarli a casa! Il risultato è stato eccezionale....Si mangiano con le mani, caldi e quasi filanti, e la croccantezza del guanciale è una goduria infinita sotto i denti. Il procedimento è abbastanza semplice, anche se bisogna avere molta cura nel farli e nel friggerli bene.

INGREDIENTI 

PACCHERI (CIRCA 5/6 PER PERSONA)
RICOTTA VACCINA
PECORINO ROMANO
3 FETTE DI GUANCIALE
PEPE NERO 
FARINA
UOVA
PANGRATTATO
OLIO PER FRIGGERE






Preparate subito la vostra cremina...In una ciotola mettete la ricotta e grattugiate al suo interno anche abbondante pecorino, una grattata abbondante di pepe e amalgamate bene il tutto fino a che la crema non sarà omogenea. Tagliate la parte pepata al guanciale e riducetelo a cubetti piccoli. Fatelo rosolare in padella fino a che non diventerà bello croccante. Lasciatelo intiepidire e aggiungetelo alla crema di ricotta e pecorino con tutto il suo residuo di olio. Amalgamate ancora e mettete da parte.

In acqua bollente salata buttate i paccheri e scolateli al dente. Diciamo che 9 minuti di cottura vanno più che bene. Essendo la frittura molto veloce e la panatura abbastanza spessa, non scolate i paccheri crudi, perchè altrimenti rimarranno tali nonostante il fritto.
A questo punto aiutandovi con un cucchiaino cominciate a riempire i paccheri con la crema, fino a che non saranno completamente farciti. 
Mettete a scaldare abbondante olio in un pentolino. Fate in modo che i paccheri possano essere completamente immersi al suo interno.


Passate i paccheri prima nella farina, stando attenti ad infarinare anche i lati con la crema, poi nell'uovo e infine nel pangrattato. Friggeteli quando l'olio avrà ottenuto la temperatura ottimale. Se non avete un termometro, il modo più casalingo per capire quando l'olio è pronto è gettare all'interno del pentolino un pizzico di pangrattato. Se sfrigola allora ci siete e potete cominciare a friggere.
Appena saranno belli dorati tirateli fuori con una schiumarola e asciugateli bene con carta assorbente.

Piatto.......Mani......Tv.......Divano......

V.






venerdì 14 novembre 2014

"RISOTTO CARCIOFI E GUANCIALE"


"Ode al carciofo" Pablo Neruda

Il carciofo dal tenero cuore si vestì da guerriero,
ispida edificò una piccola cupola,
si mantenne all'asciutto sotto le sue squame,
vicino al lui i vegetali impazziti si arricciarono,
divennero viticci,
infiorescenze commoventi rizomi;
sotterranea dormì la carota dai baffi rossi,
la vigna inaridì i suoi rami dai quali sale il vino,
la verza si mise a provar gonne,
l'origano a profumare il mondo,
e il dolce carciofo lì nell'orto vestito da guerriero,
brunito come bomba a mano,
orgoglioso,
e un bel giorno,
a ranghi serrati,
in grandi canestri di vimini,
marciò verso il mercato a realizzare il suo sogno:
la milizia.
Nei filari mai fu così marziale come al mercato,
gli uomini in mezzo ai legumi coi bianchi spolverini erano i generali dei carciofi,
file compatte,
voci di comando e la detonazione di una cassetta che cade,
ma allora arriva Maria col suo paniere,
sceglie un carciofo,
non lo teme,
lo esamina,
l'osserva contro luce come se fosse un uovo,
lo compra,
lo confonde nella sua borsa con un paio di scarpe,
con un cavolo e una bottiglia di aceto finché,
entrando in cucina,
lo tuffa nella pentola.
Così finisce in pace la carriera del vegetale armato che si chiama carciofo,
poi squama per squama spogliamo la delizia e mangiamo la pacifica pasta
del suo cuore verde.

INGREDIENTI PER 4 PERSONE:

3 CARCIOFI GRANDI (VANNO BENISSIMO LO SPINOSO SARDO O LO SPINOSO D'ALBENGA)
3 FETTE ABBASTANZA SPESSE DI GUANCIALE
RISO CARNAROLI  20 CUCCHIAI
BRODO VEGETALE
VINO BIANCO
OLIO EXTRAVERGINE
BURRO
PARMIGIANO REGGIANO GRATTUGIATO

Eccoli.....Due ingredienti che amo moltissimo e con cui si possono creare piatti straordinari. Dal sapore amaro e croccante del carciofo a quello dolce ma pepato del guanciale si arriva, a mio parere, al perfetto equilibrio di sapori al palato. Non a caso Neruda ne ha scritto un'ode. Il carciofo, meravigliosa materia prima.
Bene, iniziamo...Per prima cosa preparate il brodo vegetale con carota, sedano, cipolla, una patata, due pomodori, prezzemolo, alloro e sale. Fatelo andare per circa un'ora e mezza, poi filtratelo in un colino e mettetelo da parte. 
Eliminate la cotenna pepata dal guanciale e tagliatelo a cubetti non troppo piccoli. Pulite i carciofi, tagliateli in quattro parti, eliminate la barbetta interna e tagliateli a fettine.
In una pentola antiaderente fate rosolare i carciofi con un filo d'olio di oliva e dopo qualche minuto aggiungete anche il guanciale. Mi raccomando non usate tanto olio, perchè ci penserà il guanciale a rilasciare il suo grasso una volta che viene a contatto con il calore. Se lo gradite potete soffriggere anche mezzo scalogno prima di mettere i carciofi, ma è a vostro gusto personale, decidetelo voi.
Aggiungete il riso e fatelo tostare un paio di minuti amalgamandolo bene con gli altri ingredienti. Sfumate con mezzo bicchiere di vino bianco e lasciatelo evaporare bene sempre mescolando. 
Cominciate a cucinare il vostro risotto aggiungendo un paio di mestoli di brodo. Sempre mescolando. Quando il brodo sarà assorbito aggiungetene un altro paio di mestoli e continuate così fino a cottura ultimata del vostro risotto. Circa 20/25 minuti. Assaggiate comunque così da determinare la cottura che più vi piace. Spegnete il fuoco, aggiungete due noci di burro e parecchio parmigiano grattugiato e mantecate bene fino a che il vostro risotto non sarà bello cremoso.
Emanerà un profumo eccezionale, provare per credere.
Servitelo ancora caldo con una spolverata di parmigiano o, ancora meglio, di pecorino romano e una grattata abbondante di pepe.
Considerato che oggi è Venerdì.....Perchè non prepararlo per il pranzo della domenica???
Buon week end!!!

V.