Cerca nel blog

Mobile Banner

Twitter

lunedì 14 dicembre 2015

"MUFFIN CIOCCOLATO E VANIGLIA ALL'ITALIANA"

 "La vita è come un pranzo: al momento del dolce qualcuno ti porta il conto" Anonimo

Probabilmente sono impazzita, o gravemente malata, o forse, più semplicemente il Natale mi fa venire una voglia matta di cucinare dolci di ogni tipo!!!!
Il titolo della ricetta qui è da chiarire....Non erano muffin, innanzitutto, ma la ricetta di un plumcake, e vaniglia e cioccolato me lo sono inventato io perchè la parola "marmorizzato" non mi piace, non rende l'idea....All'Italiana perchè credo che in realtà i veri muffin siano fatti in un'altra maniera!!!!
Perchè l'uso delle pirotte al posto della classica teglia del plumcake era per cercare di dare delle porzioni umane alle fette giganti di plumcake che il mio fidanzato mangia la mattina!!!Ho pensato.....Se li faccio a muffin ne mangerà uno solo al giorno......................................Mmmmmmmmmmmmm COME NON DETTO, nonostante, a suo giudizio, fossero un po' troppo croccanti sulla punta, ne ha mangiati due!!!!E fidatevi, sono GIGANTI!!!!! Credo comunque che abbia ragione, ho il forno nuovo, è super potente.....Devo ancora capire bene come usarlo!!!! Ma credo che il risultato sia comunque riuscito alla grandissima!!!!

INGREDIENTI:


200 GRAMMI DI FARINA
180 GRAMMI DI BURRO A TEMPERATURA AMBIENTE
200 GRAMMI DI ZUCCHERO
50 ML DI LATTE
3 UOVA
MEZZA BUSTINA DI LIEVITO PER DOLCI
30 GRAMMI DI CACAO AMARO
SCORZA DI UN LIMONE
UNA BACCA DI VANIGLIA

Allora, per prima cosa preriscaldate il forno a 180° e dividete i tuorli dagli albumi.

In un robot da cucina lavorate il burro con lo zucchero fino ad ottenere un composto bello cremoso.
Aggiungete i tre tuorli e lavorate ancora un po'.Versate il latte e miscelate bene.
Aggiungete infine la farina e il lievito e lavorate fino a che il vostro composto non sarà omogeneo e cremoso!!!

Montate con la sola forza di braccia e frusta i vostri albumi a neve e incorporateli al composto un po' per volta aiutandovi con un cucchiaio. Fate andare qualche secondo il robot e spegnete tutto.


Dividete in due ciotole il composto. In una ciotola aggiungete la scorza di limone e i semi della vaniglia, nell'altra il cacao e mescolate entrambi i composti molto bene!

Ora imburrate leggermente circa una decina di pirottine di quelle di alluminio grandi, o altrimenti una teglia da plumcake.Imburrate e  stendete sul fondo dei pirottini o della teglia uno strato di impasto alla vaniglia e successivamente coprite con uno strato di composto al cacao!

Cuocete per circa 50 minuti e lasciate riposare (SE CE LA FATE) per circa 20 minuti!!!

Mi sembra di aver constatato che a colazione pucciati nel latte siano veramente il top!!!!


V.












venerdì 16 ottobre 2015

"BOMBA SOFFICE AL CIOCCOLATO"

"Non pensate che il cioccolato sia un sostituto dell’amore… L’amore è un sostituto del cioccolato" M. Ingram

Raramente sono tentata dalla preparazioni di dolci, non li amo particolarmente. Non che io non sia una golosa, ma se dovessi scegliere tra una fetta di pizza e una di torta non avrei dubbi...La pizza tutta la vita!!!
Ma c'è un ingrediente che amo particolarmente, che ha una vita a parte, che non ha bisogno di introduzione o spiegazioni, una delle cose che amo di più in assoluto e che è in grado di mettermi di buon umore in qualsiasi momento della mia giornata: la cioccolata!!!!
In occasione del compleanno di un amico ho deciso di darmi da fare e di preparagli una torta. Di solito non sono proprio un fenomeno a preparare i dolci, spesso vengo presa dalla fretta o dalla voglia di assaggiarli subito, quando invece per la preparazione di un dolce ci vuole calma, precisione ed equilibrio. Per una volta nella vita ho lasciato passare i tempi giusti e, ovviamente, il dolce è venuto alla perfezione....
Il nome non è affatto bizzarro o esagerato, vi accorgerete di che bomba meravigliosa, golosa e gustosa sia questa altissima torta al cioccolato.

INGREDIENTI:

200 GRAMMI DI CIOCCOLATO FONDENTE
40 GRAMMI DI CACAO IN POLVERE
200 GRAMMI DI FARINA 00
250 GRAMMI DI ZUCCHERO
250 GRAMMI DI BURRO
100 ML DI LATTE
3 UOVA
MEZZA BUSTINA DI LIEVITO PER DOLCI
VANIGLIA (UN BACCELLO)
1 CUCCHIAIO DI CAFFE' DELLA MOKA

PER LA GANACHE:

200 GRAMMI DI CIOCCOLATO FONDENTE
88 GRAMMI DI LATTE

Bene, iniziamo a sciogliere il cioccolato tagliato a pezzetti in un pentolino a bagnomaria con il burro, fino ad ottenere una bella crema fluida, lucida e profumata. 
A questo punto aggiungete al cioccolato i semi del baccello della vaniglia e il cucchiaio di caffè che avrete precedentemente preparato.
Mescolate bene il tutto.
Una volta che la vostra crema si sarà intiepidita trasferite il tutto in una ciotola bella capiente e aggiungete lo zucchero e le uova. Sbattete bene l'impasto fino a farlo diventare omogeneo.
Aggiungete il latte e mescolate ancora un po'.
Aggiungete la farina setacciata, il lievito e il cacao e mescolate bene con un cucchiaio di legno fino a che non si saranno sciolti tutti i grumi e l'impasto risulterà liscio. Il profumo dell'impasto di questa torta è assolutamente eccezionale!!!! Se volete infilarci un dito e assaggiarlo giuro che non lo dico a nessuno!!
Preriscaldate il forno statico a 160°.

Imburrate e coprite con della carta da forno una tortiera di piccole dimensioni se volete la torta molto alta o di medie dimensioni se volete che la vostra torta rimanga di medio spessore ma un po' più grande.
Infornatela per circa un'ora. Potrete verificarne la cottura inserendo uno stuzzicadenti all'interno della torta, se uscirà asciutto la torta sarà pronta!
Tiratela fuori dal forno e lasciatela raffreddare completamente.

Nel frattempo preparate la ganache. Un'altra goduria totale.
In un pentolino antiaderente fate sciogliere a bagnomaria il vostro cioccolato con il latte e, una volta sciolto completamente lasciatelo intiepidire.
Appena deciderete di ricoprire la torta con la ganache appoggiate la ciotolina in un recipiente più grande con all'interno del ghiaccio e con una frusta lavorate la crema fino ad averla bella morbida e fredda. Mi raccomando, non lasciatela raffreddare troppo altrimenti diventerà dura e impossibile da spalmare!!! Dovete utilizzarla quando ancora sarà liscia e morbida.

A questo punto ricoprite tutta la vostra torta con la ganache al cioccolato e, cercando di avere la pazienza di un monaco Tibetano, aspettate che la ganache si sia completamente indurita prima di afferrare il coltello e tagliare la torta a fette!!!

Fidatevi, i tempi di attesa ne valgono la pena!
Era stra buona!!!!

V.




venerdì 18 settembre 2015

"GALLINELLA AL POMODORO"



Ed eccola qui, la ricetta che ho preparato durante il mio show cooking a Fano e che, a quanto pare, è veramente piaciuta parecchio.
Sono felicissima di aver portato questa ricetta, perchè, come ho detto sul palco, è una ricetta facilissima, ma di grande gusto, che lascia soddisfatto il palato e anche la vista. Il mio intento era quello di lasciare impresso nella mente delle persone che sono venute a vedermi l'intero procedimento senza bisogno di dover scrivere alcunché. E così è stato. I riscontri sono stati positivi e lo Chef Antonio Bedini con tutto il suo staff  hanno replicato il piatto alla grande per quasi 100 commensali.
Ci siamo divertiti nel pomeriggio a sperimentare impiattamenti e aggiustamenti della ricetta la quale, infatti, durante la degustazione è stata presentata e portata agli ospiti sopra una grossa fetta di pane bruscato. Questo ha permesso di poter mangiare il piatto anche con le mani e la cosa mi ha divertita parecchio....Adoro mangiare con le mani.
Quella che vi scriverò adesso è la mia ricetta originale, ma nulla vi vieta di impiattarla sopra la fetta di pane bruscato e condito con olio e un pizzico di sale...Lascio a voi la libera scelta.

INGREDIENTI (PER 2 PERSONE):

4 FILETTI DI GALLINELLA
1 SPICCHIO D'AGLIO GRANDE
1 CIPOLLA DI TROPEA
TRIPLO CONCENTRATO DI POMODORO
250 GRAMMI DI POMODORINI CILIEGINI O DATTERINI 
UN BICCHIERE DI VINO BIANCO SECCO
1 PEPERONCINO FRESCO
OLIO EXTRAVERGINE DI OLIVA 
SALE

Affrontiamo il problema gallinella.....Allora.....Io ero terrorizzata di dovermele sfilettare tutte da sola....Insomma, voglio dire, erano più di 80 persone....Quante accidenti di gallinelle avrei dovuto preparare?!?! Grazie a Dio il pesce è arrivato freschissimo già in filetti e quel santo di Antonio mi ha aiutata a togliere pelle e spine e a tagliarli tutti a bocconcini. Quindi........Pregate in ginocchio il vostro pescivendolo affinchè vi faccia il lavoro più grande e cioè lo sfilettamento, la pelle volendo potete lasciarla e le spine ve le toglierete a casa voi con una pinzetta. E' un pesce un po' difficile da sfilettare, ma io lo adoro, è carnoso, delicato ma allo stesso tempo super saporito.
Fatevi dare tutto della gallinella, lisca, testa e coda, perchè è un pesce di cui non si butta via niente.....Userete queste parti per fare una bisque.
Tagliate quindi i vostri filetti a bocconcini e metteteli da parte.
Schiacciate lo spicchio d'aglio con il palmo della mano, senza sbucciarlo e mettetelo a soffriggere in una padella con un abbondante giro d'olio. Una volta che l'aglio si sarà insaporito fate rosolare anche la cipolla di tropea tagliata ad anelli spessi. La cipolla è una delle protagoniste del piatto, perciò non tagliatela al velo, ma piuttosto grande. Rosolate aglio e cipolla a fuoco medio/basso per qualche minuto dopodiché unite anche una bella cucchiaiata di triplo concentrato di pomodoro e amalgamate il tutto. Aggiungete il peperoncino privato dei semini e sminuzzato in maniera finissima.
Unite i pomodorini tagliati a cubetti piccoli, mischiate il tutto, salate e sfumate con il vino bianco. Procedete a fuoco medio/basso come se voi steste facendo un sugo per la pasta, ne più ne meno.
Cucinate bene tutti gli ingredienti senza però far asciugare troppo il sugo. Buttate nella padella anche i vostri bocconcini di gallinella, salateli leggermente uno ad uno e girateli piano piano facendo si che si amalgamino con il sugo. Chiudete con coperchio e cucinate per 4 minuti esatti. La gallinella si cucinerà con il sugo e il vapore, non si sfalderà, rimarrà bella soda e saporita.
Una volta finita la cottura con l'aiuto di un cucchiaio versate nel piatto prima una bella porzione di sugo e tanta cipolla e subito sopra la gallinella.
Potete servire il piatto decorato con un filo di erba cipollina fresca o, come ho detto prima, potete usare come base una bella fettona di pane bruscato.

Felice di averla condivisa con voi....Spero vi piaccia!

V.





giovedì 6 agosto 2015

"SPAGHETTI INTEGRALI BOTTARGA, PANE GRATTATO E SCORZA DI LIMONE"

"Impara a cucinare, prova nuove ricette, impara dai tuoi errori, non avere paura, ma soprattutto divertiti" J. Child

Ultimamente ho preso il giro di mangiare integrale, dalla pasta al pane, dalle brioche allo zucchero e devo dire che la cosa mi piace molto....La farina integrale è abbastanza facile da lavorare e il pane viene molto buono, per non parlare dei croissant integrali ripieni di miele o dello zucchero di canna integrale che è adatto ad ogni tipo di preparazione dolciaria.
Di solito quando uso la pasta integrale la condisco con il sugo di pomodoro, o in mesi caldi come questi, va benissimo anche fredda con pomodorini e mozzarella.
Ma vi assicuro che anche con questa ricetta risulta gustosa e regge benissimo il confronto con la pasta bianca.
Insomma, amici a cena e frigorifero semivuoto...Come vi avrò già detto un centinaio di volte d'estate lavoro tantissimo ed ho, purtroppo, pochissimo tempo da dedicare alla cucina.
Mi sono data da fare...ricordavo di avere ancora uno stupendo pezzo di bottarga di muggine comprata qualche settimana prima a SlowFish, dei limoni dell'orto e del pane casereccio bello secco. Ho deciso di non seguire la classica ricetta "a freddo" della pasta con la bottarga ma, servendo il piatto come unica portata, ho deciso di farlo un po' più sostanzioso e....che ve lo dico a fare....SPAZZOLATI TUTTI I PIATTI!!!

INGREDIENTI: (PER 4 PERSONE)

400 GRAMMI DI SPAGHETTI INTEGRALI
1 SPICCHIO D'AGLIO BELLO GRANDE
8 CUCCHIAI DI OLIO EXTRAVERGINE DI OLIVA
4/5 CUCCHIAI COLMI DI PANE CASERECCIO GRATTUGIATO
PEPERONCINO SECCO IN PEZZI
BOTTARGA DI MUGGINE (ALMENO LA META' DI UNA BAFFA)
SCORZA DI UN LIMONE
SALE GROSSO

Per prima cosa grattugiate la vostra bottarga e la scorza di limone e mettetele da parte in due ciotoline separate.
Mettete sul fuoco una pentola con abbondante acqua e portatela ad ebollizione.

Nel frattempo in una padella fate rosolare bene lo spicchio d'aglio tagliato a metà e privato del germe interno con gli 8 cucchiai di olio extravergine. Fate attenzione a non bruciare l'aglio, altrimenti sarà tutto da rifare. Una volta che l'olio avrà preso quel bel saporino di aglio chiudete il fuoco e mettete da parte.
Salate bene l'acqua e una volta raggiunta l'ebollizione buttate i vostri spaghetti che dovranno essere al dente.

In un altro pentolino antiaderente fate tostare il vostro pane grattato e solo verso la fine aggiungete un filo d'olio e il peperoncino (a me piace piccante, ma lascio a voi la decisione sulla quantità), amalgamate bene il tutto, tostate ancora qualche secondo e spegnete il fuoco. Mi raccomando, anche in questo caso è molto importante non bruciare il pane, perciò state all'occhio...tostato si, ma nero no!

In una ciotola bella grande versate l'olio privato dello spicchio d'aglio e il pane grattato e mescolate per amalgamare bene il tutto.
Quando la pasta avrà raggiunto la cottura perfetta scolatela con un mestolo per spaghetti (MI RACCOMANDO, NON BUTTATE L'ACQUA DI COTTURA DELLA PASTA) e versateli nel ciotolone con l'olio e il pangrattato.
Date una prima mescolata per amalgamare gli ingredienti, aggiungete quasi tutta la bottarga (lasciatene un po' per guarnire bene ogni piatto) e continuate a mescolare. Adesso iniziate a mantecare i vostri spaghetti con un paio di mestoli di acqua di cottura, mescolate e mescolate, vedrete che vi servirà qualche mestolo d'acqua in più.
Quando la pasta risulterà amalgamata completamente e il sugo bello cremoso potete cominciare ad impiattare.
Finite i vostri piatti con la bottarga rimanente e la scorza del limone.
Io ho aggiunto anche qualche pezzetto in più di peperoncino......Ma io non faccio testo.....Io sono pazza!

Ho replicato il piatto per ben due sere di seguito....Era davvero gustoso!!!!
Ovviamente chi volesse lo può tranquillamente fare con la pasta normale.


V.






giovedì 30 luglio 2015

"ZUCCHINE RIPIENE ALLA GENOVESE"

"Bacchi de punta e donne de pansa rëzan qualunque peso" Proverbio Genovese

Era già da qualche giorno che pensavo di pubblicare sul blog una ricetta ligure, ma, a dir la verità, non sapevo assolutamente che cosa cucinare...Ho pensato al pesto, alla salsa di noci, alla cima ripiena...Insomma, avevo in testa un po' di cose, ma non facevano altro che una grande confusione. Poi...L'illuminazione!!!! Lo stupendissimo orto dei miei genitori quest'estate ci ha regalato delle vere prelibatezze....Squisiti pomodori, prugne succose, melanzane e insalata...e poi loro, delle spettacolari zucchine di un verde acceso, ottime per un sacco di cose, dai sughi di verdura alle grigliate in compagnia ma anche e soprattutto per fare i ripieni alla Genovese!!!!
Devo dire che prima di trovare la ricetta che mi piaceva di più ho fatto un po' di ricerca su alcuni vecchi libri che ho in casa...C'è chi le fa con il tonno e le acciughe, chi con la mortadella e la ricotta e chi aggiunge anche un po' di carne macinata che sia di vitello o di maiale. Io ho scelto la mia e mai scelta fu più azzeccata...Le parole di mio marito sono state :" Amore non ho mai mangiato delle zucchine ripiene così buone:"!!!!! Evvivaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaa moglie felice e orgogliosa....Le assaggio ed effettivamente tutti i torti non li ha, sono eccezionali!!!!

INGREDIENTI:

5/6 ZUCCHINE DI MEDIE DIMENSIONI
100 GRAMMI DI MORTADELLA TAGLIATA BELLA SPESSA
3 UOVA
200 GRAMMI DI PARMIGIANO GRATTUGIATO
3 FETTONE DI PANE CASERECCIO SECCO
LATTE
NOCE MOSCATA
PREZZEMOLO A VOSTRO GUSTO
MEZZO SPICCHIO D'AGLIO
SALE
PEPE

Per prima cosa fate bollire le zucchine in acqua salata e, una volta pronte (lo verificherete quando una forchetta entrerà nella zucchina senza fatica), lasciatele intiepidire leggermente.
Tagliate le vostre zucchine a metà per lungo e scavate via la polpa aiutandovi con un cucchiaino o ancora meglio se avete uno scavino (Tranquilli, io lo scavino non ce l'ho ed ho usato un semplicissimo cucchiaino da caffè). Mettete tutta la polpa delle zucchine in un colino, così da scolare bene tutta l'acqua. Mettete da parte anche le vostre zucchine contenitori, vi serviranno ovviamente dopo per contenere il ripieno.

Cominciamo con la preparazione di questa eccezionale farcia. E' una farcia che va seguita con costanti piccoli assaggi...Io le dosi ve le ho date, ma sarete comunque voi a deciderne la consistenza, la sapidità e gli equilibri in tutto il loro splendore.
Mettete il pane in ammollo nel latte e lasciatelo li per qualche minuto. Strizzatelo bene (non buttate comunque via il residuo di latte fino a che non avrete finito di preparare il tutto) e mettete il pane bagnato in un mixer assieme alla mortadella tagliata a pezzetti. Fate andare il mixer per qualche secondo e, successivamente, aggiungete le tre uova, il prezzemolo, un'abbondante spolverata di noce moscata, l'aglio tritato, il sale e il pepe. Quando si sarà amalgamato bene il tutto aggiungete il parmigiano e l'interno di tutte le zucchine scolato e strizzato per bene. 
Fate andare il mixer fino a che non otterrete una bella crema rosata densa e un po' granulosa. Ovviamente potete aggiungere un po' di pane o parmigiano nel caso in cui fosse troppo liquida o un po' del latte avanzato nel caso in cui fosse troppo densa...Ma vedrete che assaggiando, non avrete bisogno di correggere nulla.
Vi dico solo che due tre cucchiaiate di ripieno appena fatto ce le siamo mangiate tutti in casa!!!

Preriscaldate il forno a 180°.

Perfetto, prendete una teglia e rivestitela di carta forno, adagiatevi sopra le vostre zucchine svuotate e al loro interno riempite con la farcitura.

Forno ventilato per 20 minuti e grill per 2 minuti verso la fine.
Vi accorgerete comunque della fine della cottura delle vostre zucchine dalla bella crosticina ambrata che si formerà sul ripieno.
Il profumo che esce dal forno in quei 20 minuti è sorprendente!!!
Aspetto con ansia le vostre fotografie, dovete rifarle, sono eccezionali!!!!

V.











sabato 13 giugno 2015

"PAPPARDELLE DI GRANO KHORASAN CACIO E PEPE CON BOTTARGA DI MUGGINE SU LETTO DI PESTO DI PISTACCHI VERDI DI BRONTE"

"Il problema più grande è la perdita del valore simbolico dei cibi. Sono diventati commodities, beni di consumo senza anima". Carlo Petrini



Qualche giorno fa ho ricevuto una mail dal famoso ristorante di Recco "Manuelina" che invitava noi foodblogger ad inventare una ricetta seguendo il tema della "Biodiversità" in occasione del premio letterario Giovanni Rebora che quest'anno ha visto premiato Carlo Petrini, fondatore dell'associazione Slow Food. L'invito è quello di creare una personale ricetta utilizzando almeno un presidio Slowfood.
E così ho deciso di partecipare, in quanto ultimamente sono molto interessata al tema della biodiversità, soprattutto in ambito culinario.
La mia idea è quella di armonizzare in un unico piatto tre elementi fondamentali della nostra vita, valorizzando i pistacchi verdi di Bronte (Presidio Slowfood) che rappresentano la terra, la bottarga di Orbetello (Presidio Slowfood) che rappresenta il mare e il pecorino Romano che, secondo la mia visione, rappresenta la vita.
Le diverse caratteristiche biologiche determinano i gusti, gli odori e i sapori. Le Biodiversità mantengono viva la nostra tradizione culinaria, le antiche preparazioni.
Le Biodiversità ci permettono di creare prodotti di alta qualità famosi in tutto il mondo, perderle vorrebbe dire fare un passo indietro formativo, intellettuale ed economico.
L'uomo è il detentore di questo prezioso dono della terra: la diversità biologica. Dobbiamo essere capaci di conservare questa diversità, curarla, tutelarla, facendo un passo indietro rispetto al progresso a tutti i costi. L'importanza della materia prima nel settore enogastronomico, ad esempio, è tutto, è la base di partenza per una consapevolezza futura. Gli o.g.m. sono un esempio disastroso dell'allontanamento dell'uomo dall'ambiente naturale.
Nel mio immaginario culinario la Biodiversità è sinonimo di varietà. La varietà delle materie prime. E' conoscenza e sperimentazione. Terra-Mare-Vita. Il mio obiettivo è quello di esaltare l'unicità del gusto di ognuno di questi sapori. La dolcezza croccante del pistacchio, la piccantezza cremosa del pecorino Romano e la salinità suadente della bottarga di muggine. La mantecatura è fatta con uno degli elementi principali che costituiscono la nostra vita: l'acqua.
In questo piatto c'è la vita, la mia personalissima visione della vita.



INGREDIENTI PER LA PASTA FRESCA:  (PER DUE PERSONE)

200 GRAMMI DI FARINA DI GRANO KHORASAN (KAMUT)
2 UOVA
SALE

INGREDIENTI PER IL PESTO DI PISTACCHI:

100 GRAMMI DI PISTACCHI VERDI DI BRONTE DOP (PRESIDIO SLOW FOOD)
MEZZO SPICCHIO D'AGLIO
SCORZA DI LIMONE
PECORINO ROMANO
PARMIGIANO REGGIANO
OLIO EXTRAVERGINE D'OLIVA
SALE

INGREDIENTI PER IL CONDIMENTO:

PECORINO ROMANO GRATTUGIATO
PEPE
BOTTARGA DI MUGGINE (NELLO SPECIFICO BOTTARGA DI ORBETELLO PRESIDIO SLOW FOOD)

Per prima cosa preparatevi una linea, così da avere tutti i vostri ingredienti pronti quando dovrete condire la pasta.
Cominciate con la preparazione del pesto di pistacchi. Mettete sul fuoco un pentolino d'acqua e portate ad ebollizione. A questo punto fate lessare i pistacchi per circa 5 minuti, scolateli e passateli sotto l'acqua fredda. Sbucciateli con pazienza uno ad uno, vedrete che, una volta tolto l'involucro saranno di un verde meraviglioso. Metteteli in un mixer e aggiungete mezzo spicchio d'aglio, una spolverata di pecorino, una di parmigiano, un pochino di scorza di limone e un pizzico di sale. Cominciate a frullare aggiungendo piano piano l'olio extravergine a filo fino a che il vostro pesto non diventerà bello cremoso. Assaggiate per aggiustare di sapidità, potete aggiungere a vostro gradimento ancora un po' dei due formaggi grattugiati. Non fatelo salatissimo, considerate che a dare sapidità ci saranno poi il pecorino Romano della mantecatura e la bottarga.
Il pesto è pronto.
Preparate anche una ciotolina con parecchio pecorino Romano grattugiato che vi servirà per la mantecatura e su un piattino invece grattate un po' di bottarga, avendo cura di togliere la sottile pellicola che la avvolge. Ora avete tutta la linea pronta, non vi resta che preparare la pasta.

Preparate la pasta amalgamando la farina con le uova e un pizzico di sale, fino a che non avrete una pasta bella liscia e omogenea. Tiratela non troppo sottile, arrotolate i due lati e create le pappardelle.
Infarinate bene il piano di lavoro e anche le vostre strisce di pasta, così da non far appiccicare le pappardelle quando dovrete srotolarle.

Portate ad ebollizione una pentola d'acqua, salate e buttate le pappardelle. Cuoceranno in pochi minuti, circa 3, ma assaggiate prima di scolare.
Tirate su la pasta con una pinza e mettetela in una ciotola. MI RACCOMANDO NON SCOLATELA CON IL COLA PASTA PERCHE' DOVETE TENERE L'ACQUA DI COTTURA.
Assieme alla pasta mettete abbondante pecorino romano e cominciate a mantecare con una bella mestolata d'acqua di cottura. Sbattete bene le pappardelle all'interno della ciotola per far amalgamare il tutto. Per farla bella cremosa dosate bene il pecorino e l'acqua di cottura e......ABBONDATE ALLA GRANDE, deve essere cremosa e il sugo deve avvolgere bene la pasta. Mentre fate questo procedimento grattate all'interno della ciotola anche il pepe nero. Gestite voi la quantità in base ai vostri gusti.
Ci siamo!!!! Su un piatto piano create un letto con abbondante pesto di pistacchi, adagiate un bel nido di pappardelle cacio e pepe e spolverate il tutto con pecorino Romano e abbondante bottarga.

L'ho inventato durante una notte di delirio culinario, spero vi piaccia, tengo molto a questo piatto, anche per l'obiettivo che rappresenta.

V.
















venerdì 29 maggio 2015

"CROSTATA DI CILIEGIE"

"Un cuoco è formato anche da momenti piccoli, come andare nell’orto" C. Sultano

La Domenica per me è un giorno speciale, soprattutto se c'è il sole. La dedico alla mia casa, al mio cane, alle passeggiate, al relax e.....Al mio orto!!! Ebbene si, a casa dei miei genitori c'è il più bell'orto del mondo e quando posso vado a "rubare" ciò che di più buono c'è da mangiare. Ovviamente non lo seguo io, mi limito a dare una mano, per tutto il resto c'è il mitico Davide, giardiniere di grande esperienza, che lavora da me da ormai tanti anni.
Tra limoni, carciofi e fave, vedo spuntare dall'albero in fondo tante, ma tante ciliegie!!!! Non mi faccio scappare l'occasione e con una scala raccolgo più ciliegie possibile, pronta a farne marmellate e torte. E così è stato, tornata a casa con il bottino la mia idea era quella di fare un crumble di ciliegie, ma consapevole del fatto che sono l'unica ad amarlo profondamente, ho virato verso una crostata, più facile da mangiare e di sicuro successo all'interno della mia famiglia!!!

INGREDIENTI PER LA FROLLA (LA MIA MITICA FROLLA OSEREI DIRE):

300 GRAMMI DI FARINA
200 GRAMMI DI BURRO A TEMPERATURA AMBIENTE
100 GRAMMI DI ZUCCHERO
1 UOVO
1 CUCCHIAINO DI LIEVITO PER DOLCI

INGREDIENTI PER LA FARCITURA:

CIRCA 400 GRAMMI DI CILIEGIE FRESCHE
ZUCCHERO
CANNELLA

Prima di tutto preparate la frolla. Mi raccomando, il burro a temperatura ambiente ma non troppo caldo. Amalgamate bene tutti gli ingredienti e non preoccupatevi se l'impasto rimane un po' morbido, sono le dosi perfette per la frolla più buona del mondo. Vi consiglio di seguire sempre queste per fare qualsiasi tipo di crostata.
Create una palla con il vostro impasto, copritela con la pellicola e mettetela a riposare in frigorifero.
A questo punto denocciolate e dividete in due le ciliegie e ponetele su un piatto. Questa fase è un po' noiosa, ma darà il tempo alla vostra frolla di riposarsi per bene.

Mischiate in una ciotolina dello zucchero semolato con un po' di cannella, fino a che lo zucchero non diventerà ambrato.
Preriscaldate il forno statico a 180°.
A questo punto rivestite una tortiera con carta forno e adagiate gran parte della frolla all'interno, schiacchiando con le mani e creando un bordo di almeno un dito e poco più. Mi raccomando, non usatela tutta, una parte vi servirà successivamente.
All'interno della frolla mettete una parte delle vostre ciliegie e cospargetevi sopra lo zucchero alla cannella. Procedete a strati, ciliegie e zucchero alla cannella fino a che non avete esaurito la vostra frutta.

Il gioco è quasi fatto, a questo punto sbriciolate con le mani la restante frolla sulle ciliegie, un po' a caso, senza troppa precisione, quasi fosse un crumble. Finite con un po' di zucchero.
Infornate per circa 30 minuti. Mi raccomando, i profumi scateneranno in voi una fame da lupi....RESISTETE!!!!
Fate intiepidire la torta, tiratela fuori dalla tortiera, togliete la carta forno e servitela cosparsa di zucchero a velo.....In casa mia ha creato attacchi di panico e goduria assoluta! 
Provare per credere!!!

V.








martedì 28 aprile 2015

"TARTARE DI POMODORI E BURRATA CON OLIO AROMATIZZATO AL BASILICO E CAPPERI FRITTI"

"In cucina il vero buono è il bello puro" Gualtiero Marchesi


Vi ricordate quella burrata di cui vi avevo fatto conservare l'esterno (L'interno lo abbiamo usato per fare i fagottini ripieni di stracciatella e marmellata di cipolla rossa)? Eccola qui!!! Ovviamente non si butta via nulla...Della burrata poi, sarebbe un insulto a tutti i formaggi del pianeta!!! Avevo pensato di fare una specie di caprese, ma poi mi sono accorta che tagliare la burrata a fette era più complicato del previsto. Perciò ho fatto una battuta al coltello con gli ingredienti principali e, per dare un po' di croccantezza, ho optato per i capperi fritti, che adoro immensamente e che mi ha fatto mangiare per la prima volta il buon Chef Rugiati. Ma iniziamo....Semplice semplice!



INGREDIENTI:

2 BURRATE
3/4 POMODORI (A VOI LA SCELTA, QUELLI CHE PREFERITE MANGIARE CRUDI)
QUALCHE FOGLIOLINA DI BASILICO
CAPPERI SOTT'ACETO
OLIO EXTRA VERGINE DI OLIVA 
SALE
OLIO DI SEMI PER FRIGGERE

Ci vogliono si e no 10 minuti per preparare questo piatto, ma la resa è di un antipasto genuino, fresco e anche molto bello da vedere!
Qualche ora prima di mettervi a tavola in una tazzina da caffè versate l'olio extravergine di oliva, qualche pizzico di sale e qualche fogliolina di basilico tritata finemente, darete così la possibilità all'olio di aromatizzarsi per bene.
Tagliate a cubetti sia i pomodori che l'esterno, quello più sodo e meno sfilaccioso della burrata, e mettete da parte in due ciotole separate.
Sciacquate benissimo i capperi e asciugateli altrettanto bene. Fate attenzione perchè se mettete a friggere i capperi bagnati il risultato sarà una vera e propria esplosione.
Mettete a scaldare un pentolino con l'olio di semi e, una volta che avrà raggiunto la temperatura, friggete i vostri capperi fino a che non saranno del tutto aperti a fiore e belli croccanti. Scolateli, asciugateli con carta assorbente e cospargeteli con un pizzichino di sale.
Perfetto, siete già pronti per impiattare!
Con un coppa pasta create la vostra tartare. Adagiate prima uno strato di pomodori, poi uno di burrata, irrorate il tutto con qualche cucchiaino di olio al basilico e finite il piatto con un paio di foglioline di basilico fresco. Togliete il coppa pasta e fate cadere a pioggia i vostri capperini fritti, che daranno il tocco finale e salatino al vostro antipasto.
Bene.....Mangiatene in abbondanza e poi continuate la vostra cena con i fagottini della ricetta precedente! Visto?!? La cena è risolta!!!

V.







giovedì 23 aprile 2015

"FAGOTTINI RIPIENI DI MARMELLATA DI CIPOLLA ROSSA E STRACCIATELLA"

"Cucinare suppone una testa leggera, uno spirito generoso e un cuore largo" Paul Gauguin


Buoni buoni buonissimi! Spesso mi limito al raviolo quando faccio la pasta ripiena, ma oggi avevo voglia di cambiare un po' e ho pensato di fare dei veri e propri fagottini arricciati. Sembra difficile ma non lo è, provare per credere!
E' già la terza volta che replico questa ricetta, una volta per casa e una volta ne ho fatti circa 400 per un matrimonio e, che ci crediate o no, non ho fatto nemmeno una fotografia! Perciò oggi ho deciso di farla apposta per il blog e quindi per voi!
Il condimento è molto semplice e, se vi va potete arricchirlo con un paio di foglie di salvia fritta, viene gustosissima!!!! La pasta morbida e il ripieno che si scioglie in bocca vi obbligheranno a rifare questi fagottini più e più volte, credetemi.

Non dimenticate “Un pasto senza vino è come un giorno senza sole” (Anthelme Brillat-Savarin) per cui abbinate un ottimo bicchiere di vino a questa ricetta! Io ho scelto “CALAFURIA” splendido negroamaro rosato della tenuta Tormaresca, acquistato online su VINO75, giovane enoteca con un’ampia scelta di vini da abbinare ai vostri piatti e con tanti consigli per voi...Fateci un giro!!!


INGREDIENTI:

PER LA PASTA: (PER 4 PERSONE)

400 GRAMMI DI FARINA
4 UOVA
UN PAIO DI PIZZICHI DI SALE

PER IL RIPIENO:

500 GRAMMI DI CIPOLLE ROSSE (MEGLIO SE CIPOLLE DI TROPEA)
145 GRAMMI DI ZUCCHERO BIANCO
125 GRAMMI DI ACQUA
2 BURRATE

PER IL CONDIMENTO:

BURRO CHIARIFICATO
5/6 FOGLIE DI SALVIA

PER LA SALVIA FRITTA:

8 FOGLIE DI SALVIA BELLE GRANDI 
1 UOVO
ACQUA GASATA FREDDISSIMA
FARINA
SALE
OLIO PER FRIGGERE

I passaggi sono tanti, ma tutti molto semplici. Vi guiderò passo per passo in questa ricetta scandendovi al meglio tutte le fasi.

Cominciate preparando la marmellata di cipolle....A differenza della normale cipolla caramellata, per fare una vera e propria marmellata ci vorrà molto più tempo, circa due ore. Ma vi stupirete della sua bontà.
In una casseruola antiaderente mettete le cipolle tagliate a rondelle non troppo sottili, lo zucchero e l'acqua. Mescolate fino a che lo zucchero non si sarà incorporato completamente. Mettete sul fuoco bassissimo e coprite con coperchio. 

Mescolate di tanto in tanto e fate andare per circa un'ora e mezza/due. Mi raccomando, questa fase ha bisogno di tutta la vostra attenzione. Non allontanatevi troppo, mescolate frequentemente perchè basta un attimo che si brucia tutto. Una volta pronta la vostra marmellata lasciatela leggermente intiepidire.
A questo punto aprite la burrata e tiratene fuori solo l'interno, la stracciatella insomma e mettetela in una ciotola. Mi raccomando, non buttate l'esterno della burrata, vi potrà servire per fare una caprese o per essere mangiata così com'è con un filo d'olio. E' stupenda!
Unite alla stracciatella la marmellata di cipolle e mescolate per amalgamare il tutto. La quantità della marmellata è a vostra discrezione, assaggiate sempre il ripieno e decidetene voi il gusto. La marmellata che avanza potrà essere riutilizzata da accompagnare a dei formaggi.
A questo punto potete fare la vostra pasta all'uovo. Su una spianatoia mettete la farina, fateci un buco in mezzo, rompete le uova al suo interno, un paio di pizzichi di sale e cominciate ad impastare fino a che non avrete un impasto bello liscio ed omogeneo. Create una palla e avvolgetela con della pellicola e lasciate riposare in frigorifero per circa 15 minuti. Potete tranquillamente fare la pasta mentre preparate la marmellata...Ma occhio a non distrarvi!

Stendete la vostra pasta, a mano o con il tira pasta, su una spianatoia precedentemente infarinata e con un coppapasta create dei cerchi.
Posizionate mezzo cucchiaino di ripieno al centro del cerchio. Chiudeteli a fagotto attaccando insieme la sfoglia nel lato superiore. Terminate chiudendo tutte le estremità creando un fagotto arricciato.
Se decidete di non consumarli immediatamente vi consiglio di metterli subito in freezer, saranno poi più facili da maneggiare ed eviterete di farli appiccicare od inumidire.
Fate bollire abbondante acqua salata. Buttate i vostri fagottini e fate cuocere per circa 4/5 minuti.







In un pentolino antiaderente sciogliete due/tre abbondanti noci di burro chiarificato con le foglioline di salvia e fate friggere qualche secondo.

Preparate la pastella per friggere le foglioline di salvia. Rompete un uovo intero e cominciate a sbatterlo leggermente con la frusta. Aggiungete un bicchiere d'acqua, un pizzico di sale e continuate a sbattere. Fate cadere la farina a pioggia fino a che non otterrete una pastella densa e omogenea.
Pastellate le foglie di salvia e friggetele in abbondante olio di semi.

Questo procedimento potete farlo nei 4 minuti di cottura dei vostri fagottini, così avrete tutto pronto al momento giusto.
Scolate i fagottini e irrorateli con il burro e la salvia e servite con un paio di foglioline di salvia fritte precedentemente salate!!!
Manca qualcosa???? Mmmmmm mi sembra di no!!! Mancate voi che li rifate e mi condividete le vostre foto!

V.